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sabato 19 febbraio 2011

Armi Laser

Il nuovo avanzamento tecnico conquistato nell'ambito del programma Free Electron Laser (FEL) è un iniettore in grado di focalizzare la luce a differenti lunghezze d'onda, un dispositivo che gli scienziati stipendiati dalla Marina non esitano a definire "un progresso eccezionale" sulla strada della costruzione di armi laser pienamente operative.

Il nuovo iniettore genera un fascio di elettroni, e nei test sperimentali è stato capace - diversamente dal passato - di produrre raggi laser di "classe megawatt", un livello energetico ben superiore a quello considerato potenzialmente "mortale" (100 kilowatt) e particolarmente adatto per quella che dovrebbe essere la configurazione delle armi al laser vere e proprie da installare a bordo.

Grazie all'iniettore del "superlaser", sostiene l'Office of Naval Research, il programma procede a gonfie vele ed è nove mesi in anticipo sulle previsioni: prudenza consiglia di fissare l'obiettivo finale - vale a dire la dotazione di armi laser a ogni imbarcazione della Marina statunitense - dal 2018 in poi. Oltre a lavorare sui cannoni ipersonici e su altri dispositivi avanzati di nuova concezione, la US Navy è particolarmente interessata allo sviluppo di armi laser funzionanti per via degli indubbi vantaggi che la tecnologia comporta: un superlaser è in grado di colpire un bersaglio istantaneamente e dalla lunga distanza, non obbliga a caricare a bordo scorte di proiettili e polvere da sparo e può essere impiegato alla bisogna anche come un sensore, un puntatore per il tracciamento o un sistema di guida per le armi "convenzionali".

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